Métiers d’art by Chanel: Parigi a Roma
Cinecittà ha fatto da cornice alla sfilata tra le più attese dell’anno: la pre-collezione inverno 2016/17 Métiers d’art by Chanel.
Pensando a ciò che diceva la nostra musa Gabrielle Coco, ci riesce difficile credere che la Maison sia la stessa che in una bottega parigina eliminò le insopportabili crinoline, gli odiosi bustini e vezzosi quanto frivoli pizzi per dedicarsi alla praticità e alla sobrietà.
Ma oggi e da molti anni ormai la direzione creativa è in mano a Karl Lagerfeld, la Maison non è mai stata così innovativa e poi del resto lui è fatto così e noi non possiamo fare altro che inchinarci di fronte alla sua arte.
La sfilata Métiers d’art si sciorina in una cornice ovviamente Parigina ricostruita per l’occasione a Cinecittà, dove gironzolano in cerca di un cinema, corrono per prendere la metro o per andare in una brasserie, delle moderne Brigitte Bardot, con gli occhi sbertucciati di nero, un filo di gloss e acconciature spettinate e lunghissime.
Sfilano mantelline in pizzo dolcemente adagiate su abiti ricchi di trasparenze e sovrapposizioni, abiti che amano il nero e il grigio e che di tanto in tanto si accostano all’oro ed all’argento.
Spiccano i cappottoni in bouclè, i giacconi con grossi quadrati, le maxi maglie che diventano abiti, spiccano i bomber semi trasparenti, in contrasto a gonne tal volta bon ton se a tubino e matelassè e talvolta rock se mini e in paillettes.
Le influenze rock si ripropongono ancora una volta e soprattutto su accessori e bijoux che diventano grandi e corpulenti; i fiocchi tra i capelli rigorosamente neri sposano lo stile BB, gli orecchini e le collane ostentate invece strizzano l’occhio agli anni 90.
Il rosa confetto e l’essenziale nude non mancano mai nelle collezioni di Karl, infatti questa volta li troviamo riproposti in molte situazioni come abiti, crinoline, balze e capispalla; così come non mancano accostamenti azzardati, lustrini, lane corpulenti e tagli classici ma rivisitati in chiave moderna propri delle scelte stilistiche perfette di Mr Lagerfeld.
Una delle proposte di questa passerella che più ci è piaciuta è legata ai collant rigorosamente neri in pizzo abbinati all’intramontabile Sling bicolore che non ha mai smesso di essere modificata e adattata ai tempi e alle tendenze.
Dulcis in fundo Métiers d’art ci ha proposto le solite (si fa per dire) splendide bag: la boy in pelle, la 2.55 in tessuto, le bouclé, le clutch…Da svenimento!
Un cenno anche alla collezione uomo va fatto: essa risulta parecchio parigina e vagamente rassomigliante (lasciatemi fare un pizzico di ironia) allo “stile” Libro Cuore, dove berretti, maglioni in lana, pantaloni di velluto fanno da padrone e solo ogni tanto vengono sostituiti da abiti da paggetto bianchi arricchiti da collane.
Azzardato? Esagerato? Spudorato? Pazienza lui può: è Karl!
Prima dell’inizio dello spettacolo, viene proiettato lo short movie Once e Forever dove Kristen Stewart e Geraldine Chaplin si avvicendano nella vita di Coco riportandola magicamente tra noi e facendo si che l’ennesimo capitolo della sua esistenza in questo mondo, diventi storia….la storia della moda.
Ecco a voi una carrellata di Métiers d’art by Chanel, godetevi queste immagini e spero che vi sia piaciuto il post!
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